Certe volte il cielo sembra domandarsi chi siamo. Soprattutto quando è blu. Almeno a me così sembra. Cammina lassù, azzurro come pochi, chiedendosi cosa saranno mai quei corpi danzanti. Perché a lui sembra proprio che danziamo. Tutto il giorno. Io cerco con gli occhi questo giallo sole che -forte- attraversa chilometri di azzurro. Stringo più forte le palpebre per resistere alla luce e guardo la voce dei colori. Domande, domande, sono sicura, sono domande. Preghiere, forse. Vorrei rispondere, un giorno, e dire: inestricabili faville, siamo noi. Fuochi saltellanti, giocolieri. Legati a un pensiero di sangue e di miele. Lampi nel
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